Bioeconomia in Europa: relatori a podio, bandiere UE, prodotti eco-friendly in esposizione. Innovazione e sostenibilità.

Bioeconomia e imballaggi, l’UE accelera la transizione verde

La Commissione europea rafforza la strategia sulla bioeconomia. Più investimenti, alleanze e nuovi obiettivi per gli imballaggi bio-based al centro del piano
Bioeconomia in Europa: relatori a podio, bandiere UE, prodotti eco-friendly in esposizione. Innovazione e sostenibilità.

Il 27 novembre a Bruxelles, la Commissione europea ha presentato una nuova strategia per la bioeconomia per promuovere la crescita verde, la competitività e la resilienza in tutta Europa.

La bioeconomia europea vale circa 2.700 miliardi di euro e occupa 17 milioni di lavoratori, ma la sua crescita procede a un ritmo considerato insufficiente dalla Commissione. “Lo sviluppo del settore è troppo lento”, ha riconosciuto la Commissaria all’Ambiente Jessika Roswall, sottolineando come la concorrenza dei prodotti fossili a basso costo continui a penalizzare le soluzioni biologiche.

Durante la presentazione del progetto, Roswall ha ribadito che “la bioeconomia non è fantascienza”, illustrando un assortimento di prodotti ottenuti da risorse rinnovabili. Il divario competitivo con i materiali derivati dal petrolio resta però una delle principali barriere. Tra i prodotti citati sono stati evidenziati quelli a base di alghe che vengono utilizzate per produrre prodotti per la cura della persona e della casa e applicazioni industriali e farmaceutiche Le plastiche a base biologica sono sempre più utilizzate negli imballaggi e nelle parti automobilistiche. Anche le biocostruzioni, le fibre tessili e i fertilizzanti sono sempre più richiesti. Tuttavia, hanno ancora un enorme potenziale inutilizzato

L’esecutivo UE ha individuato alcuni mercati di riferimento per i materiali e le tecnologie bio-based, in modo da “sbloccare” gli investimenti e consentire la scalabilità: plastica, fibre, tessuti, prodotti chimici, fertilizzanti, materiali da costruzione, bioraffinerie, fermentazione avanzata e stoccaggio permanente del carbonio biogenico. Nel testo presentato dalla Commissione, ampio spazio è dato alle bioplastiche e alla loro implementazione all’interno del Regolamento Imballaggi (PPWR).

Un’alleanza industriale europea

Per rafforzare la filiera, la Commissione intende stimolare l’innovazione e potenziare l’accesso ai capitali, definendo un quadro normativo più rapido e chiaro per l’approvazione dei prodotti bio-based. I finanziamenti europei saranno orientati con maggiore decisione verso le tecnologie biologiche, con l’obiettivo di attirare anche investitori privati.

Tra le misure chiave figura la creazione di un’alleanza europea per i prodotti a base biologica, che punta a riunire le imprese del settore e a promuovere acquisti congiunti per 10 miliardi di euro entro il 2030. Una leva pensata per ridurre i costi di produzione e favorire la scalabilità delle tecnologie bio-based.

All’interno di questo quadro, Bruxelles sostiene lo sviluppo di nuovi materiali, tra cui plastiche ottenute da piante, amidi o cellulosa, da impiegare in alternativa alla plastica tradizionale.

Regole più semplici

La Commissione vuole rendere più snelle le procedure per l’immissione sul mercato dei prodotti innovativi, così da evitare che la burocrazia rallenti la crescita del settore. Un passaggio ulteriore arriverà con la legge europea sull’economia circolare, prevista per il 2026, che includerà misure per migliorare la raccolta e l’utilizzo dei rifiuti di biomassa come fonte di energia o materia prima.

Sul fronte degli imballaggi, Bruxelles conferma l’obiettivo di renderli tutti riciclabili entro il 2030 e propone di introdurre target specifici per l’uso di plastiche rinnovabili bio-based, con l’intenzione di accelerare la sostituzione dei materiali fossili. La questione degli imballaggi resta cruciale. Secondo i dati europei, ogni cittadino ha generato quasi 190 kg di rifiuti di imballaggio nel 2021 e, senza interventi più incisivi, questa quantità potrebbe arrivare a 209 kg entro il 2030. Ridurre l’impatto degli imballaggi e incentivare materiali più ecologici rappresenta quindi un obiettivo prioritario.

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