Cuki Save the Food inaugura a Torino il primo frigorifero solidale della sua storia. È il punto di partenza di un progetto destinato a essere replicato in tutta Italia, pensato per trasformare lo spreco alimentare in risorsa sociale attraverso una collaborazione strutturata tra realtà profit e non profit.
Il frigorifero si trova all’interno dell’Emporio Speranza del Sermig, in via Pinerolo. Ogni settimana vengono messi a disposizione 240 piatti pronti, sessanta al giorno dal martedì al venerdì, destinati alle persone e alle famiglie seguite dall’Arsenale della Pace. Le istruzioni d’uso sono disponibili in cinque lingue, per garantire accesso e sicurezza alimentare a una platea eterogenea.
Dalla sicurezza alimentare alla responsabilità condivisa
I piatti pronti vengono confezionati in vaschette in alluminio Cuki, etichettati con tutte le informazioni necessarie e mantenuti lungo la catena del freddo attraverso un processo certificato da Qualitalia. L’accuratezza del percorso garantisce qualità, tracciabilità e sicurezza, elementi indispensabili per rendere il modello affidabile e replicabile.
“Il frigorifero solidale vuole essere il primo passo della diffusione di un nuovo modello che parte dalle eccedenze per dare un piatto pronto a chi ne ha bisogno. L’obiettivo è diffonderlo in altre città italiane, coinvolgendo altri attori locali, offrendo gratuitamente il nostro know-how” – ha spiegato Carlo Bertolino, Direttore marketing Cuki.
La filiera del recupero e della trasformazione vede il contributo di RePoPP, il programma torinese dedicato alla valorizzazione delle eccedenze, che ogni giorno recupera i prodotti invenduti del Mercato di Porta Palazzo e li trasforma in piatti pronti nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e del piano HACCP. Il Sermig coordina la distribuzione attraverso il proprio Emporio Solidale, confermando una collaborazione radicata nella missione sociale dell’ente fondato da Ernesto Olivero.
Un gesto concreto contro una contraddizione crescente
In Italia ogni anno si sprecano circa 4,5 milioni di tonnellate di cibo, per un valore di oltre 14 miliardi di euro. A questa dispersione fa da contraltare un aumento significativo delle famiglie che non riescono ad accedere regolarmente al cibo. Da qui nasce l’urgenza di sistemi efficaci che uniscano recupero e redistribuzione in modo sicuro e continuativo. Il frigorifero solidale Cuki Save the Food, evoluzione del progetto avviato nel 2011 con Banco Alimentare, risponde a questa esigenza con un modello operativo che punta a coinvolgere l’intera filiera.
Il progetto si inserisce nel solco della legge antispreco del 2016 e mette a sistema competenze e responsabilità condivise. “Non si tratta di una iniziativa di mero assistenzialismo bensì di un modello vincente di sviluppo e inclusione che attua la legge antispreco, nata nel 2016 proprio con lo scopo di migliorare il recupero per solidarietà sociale soprattutto di eccedenze di alimenti freschi e cotti attivando collaborazioni stabili tra profit, non profit e istituzioni” – ha dichiarato l’onorevole Maria Chiara Gadda, vicepresidente della commissione Agricoltura e prima firmataria della Legge 166 del 2016 antispreco.