Procter & Gamble ha archiviato il primo trimestre fiscale 2026 con risultati positivi. Il Gruppo ha registrato un fatturato netto di 22,4 miliardi di dollari, con un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. Il fatturato organico, che esclude l’impatto dei cambi e delle acquisizioni e cessioni, è aumentato del 2% rispetto all’anno precedente. Secondo il Presidente e CEO Jon Moeller, i risultati “riflettono una solida esecuzione della strategia integrata”, e consentono all’azienda “di mantenere la rotta per raggiungere gli obiettivi annuali, nonostante un contesto di consumo e geopolitico complesso”.
Crescita trainata da beauty e grooming
Tra le divisioni, il segmento beauty ha registrato un incremento del 6%, con vendite a 4,14 miliardi di dollari, grazie anche al successo della linea Olay Super Serum. Il grooming, che include marchi come Gillette e Venus, ha segnato un aumento del 5% a 1,82 miliardi, con un lieve incremento del volume dell’1%.
Le vendite organiche del segmento Fabric e Home Care sono rimaste invariate rispetto all’anno precedente. In particolare, le vendite organiche del comparto Fabric Care sono diminuite a causa del calo dei volumi, principalmente in Europa. Home Care aumenta solo a una cifra principalmente in Nord America e in Europa, Per quanto riguarda il segmento Baby, Feminine and Family Care, le vendite sono rimaste invariate rispetto all’anno precedente.
Volume stabile, consumatori più attenti alla spesa
Nonostante l’aumento dei ricavi, il volume complessivo di vendita è rimasto invariato. “Il contesto dei consumatori non è dei migliori, ma è stabile – ha commentato il CFO Andre Schulten, sottolineando un comportamento di acquisto diverso: i consumatori più abbienti acquistano confezioni grandi e premium, mentre quelli con budget più ristretti cercano di ottimizzare le spese, utilizzando i prodotti fino all’ultima goccia prima di riacquistarli“.
Schulten ha aggiunto che, negli Stati Uniti, il mercato principale dell’azienda, si osserva un “lieve rallentamento” dei consumi, ma i marchi del distributore stanno perdendo terreno rispetto ai brand P&G, segno che la strategia premium dell’azienda sta pagando nel lungo periodo.
Prospettive e sfide geopolitiche
L’azienda stima un impatto dei dazi commerciali inferiore rispetto alle previsioni iniziali – circa 400 milioni di dollari netti contro gli 800 stimati in precedenza – grazie alla revoca delle tariffe canadesi. Tuttavia, le tensioni politiche e commerciali, riferisce la multinazionale, restano un rischio.
Per contrastare la concorrenza e sostenere la crescita, P&G punta su innovazione e qualità. Moeller ha sottolineato l’impegno a “offrire maggiore valore ai consumatori e favorire la crescita delle categorie”, citando tra gli esempi il prossimo lancio del più grande aggiornamento al detersivo liquido Tide degli ultimi 20 anni.