Negli ultimi vent’anni la Carta A.I.S.E. – Association Internationale de la Savonnerie, de la Détergence et des Produits d’Entretien per la pulizia sostenibile ha accompagnato l’evoluzione ambientale e industriale del settore dei detergenti in Europa attraverso un sistema strutturato di indicatori di performance. Il rapporto KPI 2005–2024, appena pubblicato dall’associazione (alla quale fa riferimento anche Assocasa – Federchimica), restituisce un quadro chiaro: la sostenibilità è diventata progressivamente parte integrante dei processi produttivi, con risultati misurabili su scala industriale.
Più aziende, copertura quasi totale
La partecipazione delle imprese è cresciuta in modo significativo. Dalle 8 aziende che riportavano dati nel 2005 si è passati a 189 nel 2024, a conferma di una crescente adesione volontaria agli impegni della Carta. Parallelamente, la copertura dei siti produttivi resta molto elevata: nel 2024 coinvolge il 96% del totale, un livello che negli ultimi dieci anni non è mai sceso sotto il 94%.
Anche la produzione coperta rimane ampia e statisticamente solida. Nel 2024 sono state monitorate 11,9 milioni di tonnellate, pari al 98% della produzione complessiva del campione. Un dato che consente di leggere i trend di sostenibilità come strutturali e non episodici.
Sicurezza sul lavoro, minimo storico degli infortuni
Sul fronte della salute e sicurezza, il miglioramento è netto. L’indice di frequenza degli infortuni è sceso da 0,57 incidenti ogni 100.000 ore lavorate nel 2005 a 0,31 nel 2024, il valore più basso dell’intera serie storica, segnale di investimenti continui in prevenzione e organizzazione del lavoro.
Energia ed emissioni: il taglio più evidente
I progressi più marcati riguardano gli indicatori ambientali. In vent’anni il consumo energetico per tonnellata di produzione si è più che dimezzato, passando da 1,34 GJ/t a 0,57 GJ/t. Ancora più rilevante la riduzione delle emissioni di CO₂, scese da 80,9 kg per tonnellata nel 2005 a 23,5 kg nel 2024 (dato in fase di consolidamento), grazie a efficienza energetica, innovazione tecnologica e decarbonizzazione.
Anche l’uso delle risorse idriche mostra un miglioramento di lungo periodo: il consumo di acqua è diminuito da 1,60 m³ per tonnellata a 1,24 m³. Sul piano delle formulazioni, la quota di organici scarsamente biodegradabili si è ridotta nel tempo, attestandosi nel 2024 a 17,7 kg per tonnellata, pari all’1,8% delle sostanze PBO.
Rifiuti: dati in crescita, ma più tracciabilità
Più articolato il quadro dei rifiuti. Nel 2024 la quantità totale prodotta raggiunge 16,3 kg per tonnellata, con 4,3 kg/t di rifiuti pericolosi inviati fuori sito. Secondo A.I.S.E., l’aumento riflette anche criteri di classificazione più rigorosi e una maggiore trasparenza nei sistemi di reporting.
Imballaggi, il nodo chiave degli ultimi anni
Dal 2019 gli imballaggi sono al centro del monitoraggio. Nel 2024 il settore utilizza 103 kg di imballaggi per tonnellata di produzione e 100,1 kg per mille unità di consumo. La plastica rappresenta il 48% del volume totale, ma cresce la quota di materiale riciclato, salita al 27,2%. Oltre l’82% degli imballaggi in plastica è oggi riciclabile, riutilizzabile o compostabile.
Nel complesso, il rapporto A.I.S.E. conferma che la sostenibilità, da obiettivo volontario, si è trasformata in standard industriale misurabile. I dati mostrano una traiettoria coerente di miglioramento su energia, emissioni, sicurezza e materiali, che costituisce la base per affrontare le prossime sfide climatiche e regolatorie del settore della detergenza.