Nel mondo del retail, la capacità di leggere e interpretare i dati è ormai un fattore decisivo per competere e crescere. La condivisione delle informazioni tra brand e retailer apre nuove prospettive strategiche, migliorando la conoscenza dei clienti, l’efficienza operativa e la qualità delle decisioni. Ne parla Romeo Scaccabarozzi, Amministratore delegato Axiante, che spiega come il data sharing stia trasformando il settore, rendendolo più proattivo, collaborativo e orientato al valore.
In che modo la condivisione dei dati contribuisce a migliorare l’attività dei retailer e il coinvolgimento dei clienti?
Per rispondere, è utile distinguere queste due prospettive fondamentali, la condivisione dei dati gioca infatti un ruolo strategico in entrambi i casi, ma con implicazioni e benefici differenti. Da un lato permette di ampliare notevolmente lo spettro di visione che l’insegna ha del mercato e quindi di comprendere meglio chi sono i clienti, cosa cercano e come si comportano anche al di fuori del proprio perimetro. Questa visione più estesa rende possibile migliorare molte aree strategiche: dall’assortimento alla gestione dell’inventario, dall’efficienza operativa alla pianificazione delle attività marketing e promozionali. Ma soprattutto consente di passare da una gestione reattiva a una più proattiva guidata da decisioni informate.
Dal punto di vista del coinvolgimento, i dati permettono di riconoscere e attivare una parte più ampia del bacino/pubblico. Spesso, solo una piccola percentuale dei clienti è davvero profilata e ingaggiata. Conoscere meglio questi clienti e intercettarne di nuovi grazie a dati condivisi, permette di offrire esperienze più personalizzate, rafforzare la relazione e aumentare il valore nel tempo dei clienti a un numero più ampio di consumatori, a cominciare da quelli reputati strategici. In sintesi, la condivisione dei dati consente al retailer di leggere meglio cosa succede, capire più in profondità, intercettare in anticipo tendenze emergenti o situazioni critiche e costruire relazioni più forti, condizioni sempre più imprescindibili nell’attuale contesto.
