Private label, anche il non food si rafforza

La marca del distributore si afferma anche nei settori non alimentari. Secondo NielsenIQ, sta guadagnando terreno nel personal care e nella pulizia domestica
Private label, anche il non food si rafforza

Nel contesto globale del largo consumo, la Marca del Distributore (MDD) si conferma protagonista non solo nel comparto alimentare, ma anche nel settore non food. È quanto emerge dai dati diffusi da NielsenIQ in occasione di Tuttofood 2025, che tracciano un quadro in evoluzione, con le private label sempre più centrali nelle strategie dei retailer, anche in segmenti come la cura casa e persona.

Secondo i dati NIQ – aggiornati al quarto trimestre del 2024 – a livello mondiale il trend delle categorie merceologiche della private label registra una crescita a valore del +3,7% (MAT 2023 vs MAT 2024). Tra le principali voci, l’ambient food segna l’aumento più consistente con un +4,3%, seguito da personal care (+3,6%), dairy (+3,5%) e fresh food (+3,2%). Crescite più contenute si rilevano per homecare (+2,3%). In lieve aumento baby care, con un +0,2%. In calo invece petcare (-1%) e paper products, che registrano una flessione dello -0,4%.

Espansione qualitativa: non solo entry-level

Secondo l’analisi, le MDD non si limitano più a coprire le fasce entry-level, ma sono ormai presenti anche in segmenti premium e di nicchia, un’evoluzione che tocca in modo diretto le linee personal care e home care. Prodotti per l’igiene personale, la cura dei capelli e del corpo, così come detergenti, disinfettanti e prodotti per la pulizia domestica, stanno beneficiando di un crescente interesse da parte dei consumatori, attratti dal binomio qualità-prezzo e da un assortimento in continuo ampliamento.

Nuovi driver di acquisto nel non food

In un’ottica più ampia, NielsenIQ evidenzia come i driver di acquisto stiano evolvendo. Se da un lato il brand mantiene un ruolo distintivo legato all’innovazione e al valore percepito, alla MDD viene riconosciuta una maggiore accessibilità, convenienza e presenza costante sugli scaffali. È proprio su questi attributi che si gioca la sfida nel non food, dove la sensibilità al prezzo e la ricerca di soluzioni affidabili guidano le scelte del consumatore.

Il posizionamento competitivo della private label rispetto ai brand industriali resta un punto di forza. I prezzi medi delle MDD si mantengono inferiori, senza rinunciare alla qualità e all’innovazione. In un contesto globale ancora condizionato dall’incertezza economica e dalla pressione inflattiva, questa combinazione di fattori si traduce in una leva potente per i retailer, che vedono nelle categorie non food un bacino sempre più fertile per la crescita della loro offerta a marchio.

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