
La Consumer Brands Association (CBA) – associazione di categoria dell’industria statunitense dei beni di consumo confezionati che vede tra le sue associate anche The Clorox Company, The Procter & Gamble Company, Edgewell Personal Care, Colgate-Palmolive Company, Henkel Corporation, Reckitt – ha espresso preoccupazione riguardo alle politiche tariffarie introdotte il 2 aprile dal Governo statunitense.
Dopo l’annuncio di Trump, Tom Madrecki, Vice president of supply chain resiliency della CBA, ha dichiarato che, sebbene il settore produca la maggior parte dei suoi prodotti negli Stati Uniti, esistono ingredienti e materiali essenziali che devono essere importati a causa della loro scarsa disponibilità nazionale. Secondo Madrecki, l’imposizione di dazi su questi materiali non farà altro che aumentare i costi, limitare l’accesso dei consumatori a prodotti a prezzi accessibili e danneggiare involontariamente i produttori americani.
“L’industria dei beni di consumo confezionati produce già la maggior parte dei suoi prodotti negli Stati Uniti. Tuttavia, vi sono ingredienti e materiali essenziali che devono essere importati a causa della loro scarsa disponibilità a livello nazionale. Nessun dazio potrà riportare questi materiali negli Stati Uniti” – ha dichiarato in una nota stampa Tom Madrecki.
La richiesta della CBA al governo USA
“Per quanto ben intenzionata, la politica commerciale America First del Presidente deve riconoscere che molte aziende statunitensi operano già nel rispetto delle regole, ma dipendono da importazioni per ingredienti e materiali specifici che non possono essere reperiti internamente. L’applicazione di dazi reciproci che non tenga conto della disponibilità di queste risorse finirà inevitabilmente per aumentare i costi, limitare l’accesso dei consumatori a prodotti a prezzi accessibili e, involontariamente, danneggiare i produttori americani più importanti. Esortiamo il Presidente Trump e i suoi consiglieri commerciali a rivedere la loro strategia, esentando gli ingredienti e i materiali chiave, al fine di proteggere i posti di lavoro nel settore manifatturiero e prevenire un’inflazione non necessaria nei supermercati” – ha detto il vicepresidente.
La Consumer Brands Association (CBA) rappresenta numerose aziende operanti nel settore dei beni di consumo confezionati (CPG), che producono alimenti, bevande, prodotti per la cura personale e per la casa. Secondo le informazioni disponibili, nel 2024 l’associazione rappresentava 67 aziende con circa 2.000 marchi.